Mindfulness e Stress
 

Quando mi chiedono cosa è lo stress, gli rispondo con questa domanda: “Ti è mai capitato di sentirti sopraffatto da mille impegni di lavoro, da capi esigenti, dalle richieste dei figli, dagli impegni familiari, dal telefono ed i social?”

Ecco quando ci sentiamo così, quando sentiamo di non avere più risposte, di essere affaticati, a volta anche stremati, siamo sotto stress.

Gli STRESSOR (che possono essere esterni o interni) ci hanno attivato una risposta di STRESS.

Lo stress è una risposta emotiva, cognitiva e mentale ad un evento che riteniamo eccessivo.

Hans Selye dice che lo stress « è una condizione aspecifica in cui si trova l’organismo quando deve adattarsi alle esigenze imposte dall’ambiente”, ossia una reazione che ognuno di noi ha di fronte a diverse richieste, difficoltà o prove.»


Lo stress si distingue in:

• Eustress: Si tratta di un fenomeno naturale al quale siamo sottoposti in molte situazioni di vita: è una risposta necessaria che permette all’organismo di mantenere il suo equilibrio e di adattarsi rapidamente ed efficacemente ai cambiamenti che intervengono nell’ambiente.

• Distress: si attiva quando la nostra reazione è patologica, è un chiaro segnale di sovraccarico del sistema e può essere sia fisico che psicologico (la persona spende più energie di quelle che ha a disposizione).


Lo Stress produce Stress
 

Lo stress produce stress facendoci entrare in circoli viziosi.

Molto spesso accade che si cerchi di gestire lo stress attraverso una serie di azioni e/o pensieri che apparentemente portano un momentaneo sollievo, salvo poi rendersi conto che le soluzioni trovate risultano dannose e/o comunque a breve termine e molte volte riportano al punto di partenza…

Alcune soluzioni disfunzionali: negare il problema, buttarci nel lavoro, abusare di alcol o droghe, diventare iperattivi, aumentare o diminuire la nostra alimentazione.

Se stiamo adattando uno di questi comportamenti siamo in una reazione allo STRESS DISFUNZIONALE (stiamo aggiungendo sofferenza alla sofferenza).

Secondo Lazarus lo stress psicologico è dato dal modo in cui interpretiamo e valutiamo i nostri problemi, questo determina il modo in cui li affrontiamo ed il grado di stress che ci provocano.

Una persona può interrompere i propri abituali automatismi di reazione.

Si tratta di imparare a schiacciare il tasto “pausa” per evitare di continuare a mettere in atto comportamenti automatici.

E’ un passaggio cruciale per recuperare il benessere emotivo.

Prendersi uno spazio di quiete
 

Perché prendersi una pausa?

Perché ad ogni stimolo di solito rispondiamo con una risposta automatica, quando riusciamo a fermarci possiamo scegliere la risposta.

Victor Frankl «Tra uno stimolo e una risposta c’è uno spazio. In questo spazio il nostro potere di scegliere come rispondere. In questa scelta risiede la nostra capacità di scelta e libertà».

Come può aiutarci la MINDFULNESS ?

La mindfulness ci insegna a spingere il tasto PAUSA , ci aiuta a fermarci ed ad uscire dagli automatismi delle nostre REAZIONI.

Facendoci osservare le SENSAZIONI FISICHE, LE EMOZIONI ed i PENSIERI che proviamo in quel determinato MOMENTO.

Questo ci permette di SCEGLIERE la risposta e di osservare la sofferenza che stanno aggiungendo le nostre interpretazioni ed i nostri comportamenti.

Mindfulness ed emozioni
 

Le emozioni sono dei segnali che attivano il corpo e la mente e ci spingono ad agire.

Hanno un ruolo fondamentale a livello evolutivo, servono a proteggerci, a riconoscere i pericoli e a difenderci da essi.

Ci segnalano i desideri e gli ostacoli al nostro benessere.

Cosa succede però quando non riusciamo a capire le emozioni che proviamo e/o non riusciamo a regolarle?

Spesso aumenta il nostro stato di sofferenza.

La mindfulness può aiutarci ad uscire da queste difficoltà insegnandoci a riconoscere ed incontrare le nostre emozioni.

Si impara ad osservare come si attivano nel corpo, che pensieri producono nella nostra mente e quali azioni ci spingono a fare.